venerdì 30 ottobre 2009

I hate shopping

Due pantaloni. Una polo. Bancomat che non funziona. Odio lo shopping. Una tracolla. Un maglione. Lieve incazzatura. Odio lo shopping. Niente pranzo. Bancomat che non funziona, ancora. Odio lo shopping. Questo il risultato di sette ore all'outlet di fidenza insieme a due belve (una in particolare) affamata di shopping. L'ho detto che odio lo shopping? Eppure è stato un pomeriggio piacevole. La cosa mi fa molto pensare...

domenica 25 ottobre 2009

My road - I

Vi siete mai fermati a pensare a chi siete? Probabilmente no. D'altronde la gente sana non si fa questi problemi. Eppure è un problema...cioè, provate a seguirmi. L'esistenza uno non è in grado di darsela da solo. Ci vuole un padre, un creatore che ti "tolga" dal nulla e ti dia un nome. Il padre (o per alcuni, il Padre) dà al figlio il nome, la sua essenza, cosa sarà. E rinnegare il padre significa rinnegare il nome. Significa perdere la propria identità. Avete presente Romeo e Giulietta? Deny thy father, refuse thy name. Interessante come anche in Harry Potter ed Eragon, parte di più recente, popolare e, almeno secondo alcuni, bassa cultura, si ritrovino esempi di questo concetto. Voldemort rinnega il proprio nome e ne crea uno fittizio per avviarsi a una nuova vita di terrore. In Eragon invece, per esempio, conoscere il vero nome di una persona (nome segreto persino alla persona stessa, nella maggioranza dei casi) la si può costringere al proprio volere semplicemente pronunciandolo. La ricerca del vero nome è spiegata come una strada verso la scoperta di sè stessi, una via tutt'altro che facile e, spesso, poco piacevole. D'altronde il significato (perlomeno quello più antico) del battesimo non era forse questo? L'inizio di una nuova vita, vita da figli. Questo è il grande dramma della laicità. Il dramma di chi è orfano e viaggia alla ricerca di sè stesso. Infatti per darsi un nome occorre sapere chi si è. Diapositiva 18Occorre essere certi del proprio posto nell'Universo, e del proprio rapporto con esso. Altrimenti ogni nome sarà fittizio, ogni atto un brancolare nel buio che presto perde di scopo.

Choice

Questo è per chi mi ha cambiato la vita. Per chi conosco da anni. Per chi invece conosco da poco. Per chi ha condiviso con me momenti fantastici. Ancora di più per chi ha condiviso momenti di merda. Per chi lo capisco meglio di quanto capisca me stesso. Per chi non l'ho mai capito. Per chi è da un po' che non lo capisco più. Per chi ha trovato il modo per essere felice. Per chi ha perlomeno trovato un obbiettivo. Per chi non sa quello che sta facendo. Perchè spero sappia che io sono qua. Perchè buttare via la propria vita non lo trovo giusto. C'è di peggio, è vero. Ma c'è anche di meglio. La scelta poi è personale. La scelta è tua. Ma pensaci bene. Siamo sempre in tempo per decidere di essere. Qualunque cosa vogliamo essere. Non scegliere di non scegliere.

mercoledì 21 ottobre 2009

Solidarietà al giudice Mesiano


Giuro che non ho nemmeno un calzino blu. Però ho i boxer azzurri...mi sa che io sono VERAMENTE stravagante...

domenica 18 ottobre 2009

Inaffidabile


Nomi ne ho presi tanti eh...però di essere definito "inaffidabile" mi manca proprio...Distratto, certo. Poco ordinato, sicuramente. Confusionario, anche di più. Ma inaffidabile è la prima volta. Credo che sarà anche l'ultima. Sapete quando uno non ne può più di correre dietro alla gente? Ecco! Sono amareggiato. Ma rifletto su quando certe cagate le ho fatte anch'io...in effetti chi mi stava a sentire (chi sa cosa intendo apra le orecchie) aveva una pazienza infinita. Sono pronto al dialogo se la porta si riapre, altrimenti pazienza vorrà dire che non era poi tanto importante...

sabato 17 ottobre 2009

Tornatràs


Ehggià. Sono tornato bimbo per qualche istante quando ho letto la notizia. Uno dei libri che mi ricordo meglio in assoluto, insieme a "Buchi nel deserto" (e tra parentesi, la versione cinematografica non rende una cippa). Niente tornatràs per la coppietta però, "solo" un semplice tradimento. Per smontare Riccardo Riccardi basta uno scandalo sessuale e via con un finale ottimistico (giustamente pensato per i bambini). Pare che il nostro amato Presidente invece se ne sbatta altamente. E noi che finale avremo?

giovedì 15 ottobre 2009

Old memories


"E' difficile essere deboli, è difficile essere differenti, è difficile dire cose intelligenti. Sarai picchiato dai forti e dai servi dei forti." Questo dice Berlicche. Io intanto non ho servi. Ma nemmeno padroni. Amen.

Strani orgasmi

Va bene il cuore matto...ma come si fa a confondersi così?

And so...

nuovi modi di perdere tempo. E nuovi stimoli ad aprire la mente. Soprattutto perchè ormai qui ci aprono ben altro.