domenica 25 ottobre 2009

My road - I

Vi siete mai fermati a pensare a chi siete? Probabilmente no. D'altronde la gente sana non si fa questi problemi. Eppure è un problema...cioè, provate a seguirmi. L'esistenza uno non è in grado di darsela da solo. Ci vuole un padre, un creatore che ti "tolga" dal nulla e ti dia un nome. Il padre (o per alcuni, il Padre) dà al figlio il nome, la sua essenza, cosa sarà. E rinnegare il padre significa rinnegare il nome. Significa perdere la propria identità. Avete presente Romeo e Giulietta? Deny thy father, refuse thy name. Interessante come anche in Harry Potter ed Eragon, parte di più recente, popolare e, almeno secondo alcuni, bassa cultura, si ritrovino esempi di questo concetto. Voldemort rinnega il proprio nome e ne crea uno fittizio per avviarsi a una nuova vita di terrore. In Eragon invece, per esempio, conoscere il vero nome di una persona (nome segreto persino alla persona stessa, nella maggioranza dei casi) la si può costringere al proprio volere semplicemente pronunciandolo. La ricerca del vero nome è spiegata come una strada verso la scoperta di sè stessi, una via tutt'altro che facile e, spesso, poco piacevole. D'altronde il significato (perlomeno quello più antico) del battesimo non era forse questo? L'inizio di una nuova vita, vita da figli. Questo è il grande dramma della laicità. Il dramma di chi è orfano e viaggia alla ricerca di sè stesso. Infatti per darsi un nome occorre sapere chi si è. Diapositiva 18Occorre essere certi del proprio posto nell'Universo, e del proprio rapporto con esso. Altrimenti ogni nome sarà fittizio, ogni atto un brancolare nel buio che presto perde di scopo.

6 commenti:

  1. Un po' come il protagonista de "L'importanza di essere Onsto", che non valeva nulla perché non aveva genitori?

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  2. Direi che Wilde si concentra molto di più sull'aspetto della società dedita all'apparenza e alla forma. In effetti, la ricerca delle origini di Ernest non è una sua esigenza intima, ma solo un modo per rimuovere l'ostacolo al suo matrimonio. Non trovi?
    Ps: il tuo blog è parecchio figo

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  3. Eppure credo che questo non conoscere se stessi non sia miseria. Forse la ricerca del nostro essere è la ragione del vivere.


    Ps: posso chiederti come hai fatto a inserire lo share this in ogni post?

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  4. Gennaro, purtroppo funziona male, su blogger.
    Io inserico l'HTML a mano in ogni post, e comunque funziona solo da pagina del post, non dalla home del blog.

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  5. Non credo sia miseria. Anzi. Parliamo della Ricerca di noi stessi, la nostra realizzazione come esseri umani. Solo, a volte ci si sente molto soli, soprattutto quando non riesci più a credere in un Padre...

    Oddio, per lo share...io sono andato sulla pagina e ho semplicemente messo l'URL nello spazio delle modifiche del blog...se non riesci provo a dirtelo in dettaglio, ma di più non saprei...sorry

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