lunedì 21 dicembre 2009

Caput anni

Visto che ultimamente ho una marea di pensieri in testa, un sacco di cose da fare e un casino di neve che mi blocca gli spostamenti, ci aggiungo un'altra cosa...il Capodanno. Ditemi voi se non è una festività scomoda?!? Tu prova a stare in casa l'ultimo dell'anno...ti senti in colpa! Ti fanno sentire un recluso! Tutti a festeggiare, che poi cosa festeggi che magari è stato un anno di cacca? Secono la mia umilissima esperienza, ci sono tre tipi di festeggianti (ma si può dire???):
a) L'organizzatore cronico: quello che a Luglio inizia a fare il giro di amici e tu ti senti dire:"Ma scherzi??? Per Praga bisogna prenotare ALMENO 6 MESI PRIMA!!!". E tu ci provi a farglielo capire che non sai nemmeno se ti bastano i soldi per il caffè da 33 cents delle macchinette, ma no, lui continua e ti spara nomi di agenzie, rimproveri su "quanto siete disorganizzati" e "senz'altro vi troverete a una settimana prima senza sapere cosa fare".
Esatto! Embè??? Che problemi ci sono??? Qui dunque arriviamo al tipo
b) Pecorone festaiolo: è l'emblema vivente del "vorrei sì...ma chi me lo fa fare???". Per cui avrebbe mille idee per la festa, il posto, gli invitati, le gnocche...tutto nella sua testolina. E rimane lì. Indissolubilmente legato al vuoto cosmico della sua scatola cranica. Perchè è sbatti. Alla fine si ritova a fare la cosa più comoda che gli capita, organizzata dagli amici, a cui lui si accoda (esiste una variante lamentosa e insopportabile che tende a rompere i coglioni perchè alla fine avrebbe preferito fare altro, più bello, più figo, organizzato meglio...)
c) L'incazzato: ecco. Non so quanti ne esistano di questi tizi. Io sono così. Ne conosco altri, ma siamo una specie rara. Un moto di repulsione ci scuote alla parola Capodanno. Ci ritroviamo costretti a fare cose che non vogliamo, a festeggiare una festa inutile (anzi, mi viene da dire una festa finta), a spendere soldi che avremmo dirottato volentieri sul MacBook (*__* oddio il Mac).
Esiste un ma. Anzi esiste un ma però (così la pugnalata all'italiano gliela diamo pure qua). Quest'anno mi frulla qualcosa in testa. Non perchè è Capodanno, no. Quell'insulso giorno però, potrebbe rendersi utile per darmi l'occasione di rivedere una città che mi ha scaldato il cuore anni fa. La maggggica Roma. Non voglio organizzare. Non voglio convincere la gente. Voglio andare là. Vagare per la città eterna senza meta e assaporarne l'aria invernale. Lasciar vagare la mente, provare quello che solo un posto così antico, così unico può farti assaporare. Ricordarne i suoni e i colori. Sarebbe, forse, quell'evento che, magari mi porterebbe a ritirare un po' di odio verso il 31 dicembre. L'innamorato che torna dall'amata dopo anni. Alla mezzanotte del 31 dicembre, un piccolo uomo sarà solo l'ennesima insignificante anima che passa e va per quelle antiche strade. Minuscolo, privo di importanza e tuttavia...felice.

9 commenti:

  1. Temo proprio di riconoscere e riconoscermi nelle tue categorie...

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  2. Grazie Sciuscia...sono troppo impegnato ultimamente, non riesco più a leggere con regolarità nemmeno il tuo blog uff...oggi vedrò di riaggiornarmi.
    Ps: in quale ti riconosci?

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  3. Sono un B, assolutamente.

    Ps. Roma è la città in cui sono più spesso dopo quella dove sono ora e salerno. Però, devo dire, che non mi è mai piaciuta. Non so il perché, è troppo... troppo imponente, simbolica, potente. La città che mi piace di più, in cui son stato, è Genova, anche se quando c'andai il centro storico puzzava. Spero fosse una casualità. Un po' come Orvieto e tutti quei paesini medievali, che se non puzzano è un miracolo.

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  4. Genova? Ci sono stato ma non mi è piaciuta per niente (senza offesa per i genovesi). E ha quell'odore di porto...tipo La Spezia (che la frequento molto più spesso). Quello che mi piace di Roma è proprio il simbolismo e l'imponenza in effetti ;-)
    Non ti chiedo cosa fai a capodanno dunque, perchè lo saprai verso il 30 sera heheheh

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